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“Il nostro comparto è fertile, va coltivato costantemente.” ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, a Parma per l’apertura dei lavori della 72a Assemblea Generale della federazione. 

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, di fronte ai circa 300 albergatori italiani che sono arrivati a Parma ha, con queste parole di fiducia, aperto i lavori. “Siamo tornati insieme, felicemente in presenza. Rimetteremo a fuoco i nostri obiettivi dopo essere stati letteralmente travolti da due anni di pandemia e trovandoci di fronte oggi ad una nuova colossale difficoltà quale è il conflitto in Ucraina. Ma non facciamoci vincere dalle difficoltà. Di fronte alle difficoltà bisogna lottare senza sosta perchè una certezza non mi ha mai abbandonato: milioni di persone vogliono visitare l’Italia, vogliono coronare questo segno e noi dobbiamo metterli in condizione di farlo nei migliore dei modi, secondo le nostre possibilità”.

Ed ecco le “nostre priorità”, ha affermato Bocca. “La diminuzione della pressione fiscale, in primis riducendo le tasse sugli immobili che gravano sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote; il sostegno agli investimenti con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive; il contrasto all’abusivismo dilagante in tema di locazioni brevi”.

“Senza lasciarci trascinare da alcuna deriva, ha aggiunto il presidente degli albergatori italiani- andiamo incontro alla stagione più importante dell’anno contando sulla voglia degli italiani di tornare a viaggiare, voglia che abbiamo già constatato vedendo i risultati del movimento turistico interno a Pasqua e durante il ponte primaverile del 25 aprile. E contiamo anche sulla bellezza dei nostri territori e sulla ripresa del turismo straniero che si profila grazie all’allentamento delle restrizioni che erano dettate dalla necessità sanitaria. Tuttavia continueremo ad usare prudenza e terremo attivi i protocolli di sicurezza nelle nostre aziende, con la prospettiva di vederci impegnati con continuità”.

La parola al ministro del Turismo Massimo Garavaglia

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, a sinistra Andrea Pancani (foto Gustoh24)

“Tolto il tappo, abbiamo tanta tanta voglia d’Italia tra i turisti del mondo. Una sorta di ‘revenge tourism’ come dice Roberta Garibaldi dell’Enit – ha dichiarato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia – Dai primi dati notiamo che su aprile, maggio e giugno l’Italia ha un tasso di riempimento delle strutture ricettive di 10 punti superiore alla Spagna, nostro tradizionale competitor. E questa è un ottima notizia. Non si vedeva da anni, c’è un rimbalzo ma dobbiamo renderlo strutturale”.

Enogastronomia e Turismo testimonial del brand Italia

Nello stesso contesto della giornata di lavori nella capitale italiana del gusto, si è svolta poi la tavola rotonda sul tema “Enogastronomia e Turismo testimonial del brand Italia – Dai territori ai prodotti una rete per raccontare l’eccellenza” alla quale hanno preso parte lo chef stellato Carlo Cracco, l’amministratrice delegata di Enit, Roberta Garibaldi, e lo stesso presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. A moderare la giornata di lavori, il giornalista de La7, Andrea Pancani.

Quello della ristorazione in hotel rappresenta un valore aggiunto, molto potente in termini di comunicazione riguardo i territori e l’eccellenza dei prodotti, da offrire sulla tavola ai viaggiatori che scelgono di soggiornare in hotel. E’ una freccia in più al proprio arco per l’associazione di categoria che cura in primis l’ospitalità.

“Dopo due anni difficili – ha detto ila padrone di casa,  Emio Incerti, Presidente Federalberghi Parma – e il rinvio dell’evento in programma per il 2020, anno di Parma Capitale Italiana della Cultura, possiamo finalmente ospitare la 72^ assemblea nazionale Federalberghi. Inizia la ripresa: dopo un inizio 2022 caratterizzato da un calo di presenze, il ritorno alla possibilità di viaggiare e la ripresa dell’economia hanno riportato i turisti nella nostra città. C’è voglia di tornare a muoversi: già a Pasqua abbiamo visto un grande afflusso, con circa l’80% delle camere occupate a Parma e provincia. A seguire grazie alla manifestazione Cibus tutte le camere delle strutture ricettive erano prenotate. Ci sono buone prospettive per i prossimi mesi, soprattutto per eventi in programma come il Giro d’Italia e la Mille Miglia”

“Se c’è un settore di fronte al quale si richiede un aggiornamento continuo è proprio quello del food and beverage, soprattutto nel campo della ricettività – ha affermato Bocca – Ed è ben augurante ragionare di questi temi nella capitale italiana dell’enogastronomia. Abbiamo chef in Italia che sono dei numeri uno. Con la loro cucina e la loro creatività sostengono indirettamente il turismo italiano ed arrivano a fare destinazione. Strutturare al meglio tutto questo per il nostro turismo sarà come lavorare l’oro”.

“La forza attrattiva del turismo enogastronomico è andata rafforzandosi, soprattutto grazie all’immagine consolidata di eccellenze nell’arte culinaria e alla pluralità di risorse ed attrazioni diffuse, sia nelle città principali che in quelle minori. -ha detto Roberta Garibaldi AD Enit -Questa crescita di interesse dei viaggiatori italiani e stranieri genera nuove opportunità, anche per il settore alberghiero, favorisce lo sviluppo di circuiti virtuosi, creando ad esempio nuove connessioni con i produttori, ristoratori e comunità locali”

Carlo Cracco all’arrivo al Paganini intervistato dalla stampa

“Il brand Italia si esporta nel mondo anche grazie all’eccellenza dei prodotti che il nostro Paese possiede in misura direi infinita. La cucina d’autore rappresenta la virtù che si applica alla materia prima – ha dichiarato lo chef stellato di fama internazionale, Carlo Cracco – Ho sempre sostenuto che fare rete nel comparto dell’enogastronomia significa diventare più forti – ha aggiunto – Pensiamo a quanto hanno funzionato in questo senso i modelli europei. Facendo sistema e collegandosi ai vari organismi preposti si può strutturare un’attività come Ambasciatori del Gusto, rendendo la nostra qualità enogastronomica e il nostro sapere un elemento sempre più forte di attrattività anche per il turismo straniero. Negli ultimi tempi, soprattutto dopo la pandemia, si è certamente notato una carenza di forza lavoro sia in sala che in cucina, forse anche una disaffezione a questo lavoro, alla quale bisogna rispondere mettendo al centro di tutto la formazione. È da qui che dobbiamo ripartire, investendo sulle scuole, sull’insegnamento e sulla preparazione professionale di questi ragazzi, cercando di dare loro una possibilità di crescita e nuovi sbocchi professionali”.