Gli chef italiani all’estero presentano le ricette della propria regione d’origine
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: le ricette dello chef Maurizio Morini e dello chef Enrico Bergonzi
Il 2024 è l’ Anno delle radici italiane”. La decisione è stata presa dal Ministero degli Esteri, nel settembre 2023 e si è tramutata anche in uno specifico progetto del PNRR che prevede appunto il “turismo delle radici” tra le voci di investimento, creando un’occasione irripetibile per il settore. Gli italiani che risiedono all’estero e i loro discendenti, d’altronde, sono circa 60 milioni: si tratta di una comunità enorme che vuole riscoprire le proprie radici e con un’ottima capacità di spesa (si stima che potrebbero generare una spesa annua in Italia molto vicina a 8 miliardi di euro).
Un “mix di gusto, creatività, memoria e sostenibilità”
.Un viaggio nella cultura del gusto e nella memoria per promuovere/valorizzare in tutto il mondo l’enogastronomia italiana e per sensibilizzare il consumatore su temi come la sostenibilità dei processi produttivi, le innovazioni tecnologiche e i valori di inclusione. In questo quadro Gustoh24 promuove il contest internazionale: “Il Piatto di Casa Mia – La Ricetta delle Mie Radici”. Ogni chef italiano all’estero presenta la ricetta della sua regione. L’iniziativa di Gustoh24 ha l’obiettivo, come gli anni scorsi, di valorizzare La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2024: dal 16 al 22 novembre.
Ecco la ricetta “parmigiana” dello chef Maurizio Morini che “arriva” da Capo Verde, si trova in un arcipelago vulcanico al largo della Costa nord-occidentale dell’Africa.
Ravioli di faraona, spuma di Parmigiano Reggiano
Ricetta:
1 faraona
Sedano
Cipolla
Carota
Olio semi (per la cottura confit)
Bouquet garni ( salvia, rosmarino, timo)
Per la salsa
500 gr di panna liquida
3 gr di sale
4 uova ( solo rossi)
150 gr di parmigiano ( metà 24 mesi metà 30 mesi.
Procedimento:
Tagliare in ottavi la faraona e rosolarla con poco sale.
Tagliare e stufare sedano cipolla e carota, aggiungere il bouquet garni, la faraona rosolata e ricoprire con olio di semi.
Cuocere a 80 gradi per 8 ore.
Una volta cotta la faraona spolparla, con le ossa si un fondo di cottura , la carne va tritata con un termomix o un cutter aggiungendo le verdure e per dare la consistenza giusta poco alla volta il suo fondo. Preparare una pasta fresca con 800 gr di farina rimacinata, 200 gr di semola 900 gr di rosso d uovo.
Formare i ravioli.
A parte fare la crema di parmigiano mescolando tutto insieme e portando a cottura di 80 gradi, una volta raffreddata metterla in un sifone ricordandosi di passarla ad un colino a maglia fine. Servire come da fotografia.
Maurizio Morini ha frequentato la Scuola alberghiera di Salsomaggiore Terme, esperienza nel ristorante stellato di Parma, Parizzi. Poi al Ristorante Spiga d’Oro di Sorbolo come socio titolare, al Castello di Felino come chef Relais de charme di Tabiano Castello come executive chef.
Numerose le esperienze all’ estero, Austria, Romania, Indianapolis e dopo un oltre un anno e mezzo in Brasile ora lo chef Morini si trova a Capoverde nella Costa nord-occidentale dell’Africa.
In Brasile ha partecipato a sette edizioni alla manifestazione unica al mondo dal titolo, La settimana della cucina regionale italiana a Sao Paulo. La manifestazione arrivata alla 12 edizione dove per 7 giorni 20 cuochi di ogni regione d’ Italia propongono i loro menù in 20 ristoranti dove tendenzialmente fanno cucina italiana.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2024: dal 16 al 22 novembre
La “Settimana” edizione 2024 avrà per tema “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione”.
La rassegna di quest’anno mira a presentare la cucina italiana con particolare riferimento alle proprie radici tradizionali e al riconosciuto ruolo della Dieta Mediterranea per la tutela della salute, nel quadro di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile. Leggere su Gustoh24
Il Ristorante Al Vedel dello chef Enrico Bergonzi presenta un piatto per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo
La nona edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è una iniziativa di promozione integrata che si propone di valorizzare le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni, l´internazionalizzazione e i flussi turistici in entrata. Accanto agli aspetti legati alla salute e alla sostenibilità verrà data enfasi al tema delle tradizioni, in sinergia con il programma del Turismo delle Radici che mira a porre in rilievo il ruolo che le nostre comunità all’estero hanno dato alla diffusione del patrimonio agro-alimentare italiano nel mondo.
Al Vedel ristorante lo chef Enrico Bergonzi presenta per questa settimana un Piatto delle Radici
Amarilli al culatello di Zibello dop e crema di finocchi e ortiche
Per 6 persone:
400 g di pasta fresca alluovo
100 g di sedano, carote, cipolla
80 g di parmigiano reggiano grattugiato
500 g di ricotta di mucca
90 g pane grattugiato
120 g di culatello di Zibello dop
Sale e pepe
3 uova intere
Olio extravergine d oliva
½ L. di vino Lambrusco
1 finocchio
50 g di foglie di ortiche fresche
Poco burro e parmigiano per condire
Fare soffriggere le verdure con olio extravergine, aggiungere il culatello tagliato finemente e bagnare con il vino rosso.
Tritare al mixer finemente, aggiungere il pane grattugiato, le uova, il parmigiano, ricotta, sale e pepe e fare riposare in frigorifero.
Lessare il finocchio in poca acqua, aggiungere olio extravergine, sale e pepe, foglie di ortica e frullare con il minipiner fino a ottenere una crema morbida.
Tirare la pasta sottilmente, mettere la farcia a pezzetti e chiuderla con altra pasta facendo fuoriuscire tutta l aria.
Tagliare con coppapasta rotondo di 5 cm di diametro e pinzarlo da due parti creando la forma di un fiore.
Lessare in acqua salata, condire con burro e parmigiano e servire con un velo di salsa alle ortiche sul piatto.
Ristorante Al Vedel
Al Vèdel è un elegante locale immerso nella campagna, dove respirare l’atmosfera delle antiche osterie. Fondato nel 1780. Leggere QUI
Al Vedel
Giorno di chiusura: lunedì e martedì